je so pazzo

Je so pazzo

Je so’ pazzo è una delle canzoni che meglio rappresenta l’idea di contaminazione alla base del sound di Pino Daniele. Da un lato, il riferimento musicale alla matrice rock blues; dall’altro, il riferimento testuale alla realtà di Napoli. Il brano fu pubblicato  nel maggio del 1979 come lato B del 45 giri di Putesse essere…
Jesce sole

Jesce sole

(Anonimo) • XIII secolo Jesce sole è unanimemente considerato il primo brano del patrimonio musicale partenopeo. È una breve ma intensa invocazione al sole che si fa risalire all’epoca di Federico II. Secondo Ettore De Mura si tratterebbe di un antico canto delle lavandaie di Antignano. A sostegno di questa tesi il frammento inserito nella…
L'addio

L’addio

L’addio rivela sin dal titolo la sua natura drammatica: è una canzone per un amore irrimediabilmente destinato a finire. È senza dubbio una delle migliori prove della coppia formata da Libero Bovio e Nicola Valente.  Una melodia dall’articolazione raffinata e di difficile interpretazione si lega perfettamente ad un testo di notevole portata espressiva. Molto apprezzata…
pansè

La pansè

La pansè è una canzone comica frutto dell’estro di Gigi Pisano, autore del testo, e di Furio Rendine. È a quest’ultimo che si deve il brioso arrangiamento musicale che, per la prima volta, rese ballabile una macchietta. Un’innovazione di non poco conto che bilancia il gusto discutibile del brano. Proprio le grossolane allusioni contenute nel…
La rumba degli scugnizzi

La rumba degli scugnizzi

(Viviani) • 1932 La rumba degli scugnizzi è la trasposizione in musica della più centrale delle figure del teatro di Raffaele Viviani: lo scugnizzo. Lo scugnizzo vivianeo è molto vivace; sulla scena compie capriole, atti pittoreschi, piccole truffe; il suo essere un monello sfacciato rispecchia profondamente le sue origini proletarie. La rumba degli scugnizzi riprende…
Lacreme napulitane

Lacreme napulitane

Insieme a Santa Lucia luntana, Lacreme napulitane è la canzone simbolo del vasto repertorio partenopeo dedicato al fenomeno dell’emigrazione. Ne scrisse i versi Libero Bovio, musicati poi da Francesco Buongiovanni e pubblicati nel 1925 dalle edizioni S.Lucia. Il racconto è incentrato sulla lettera che, poco prima di Natale, un emigrante scrive dall’America alla vecchia madre,…
Lariulà

Lariulà

Lariulà porta la firma di Salvatore de Giacomo e Mario Costa, che la composero nel 1888.  Come indicato da Salvatore Palomba nel suo libro “La canzone napoletana”, la canzone contiene raffinati riferimenti letterari. Il testo è liberamente ispirato al carme L’amore antico, contenuto nel III libro dei Carmina di Orazio.  Lo scrittore e studiosa evidenzia…
Lazzarella

Lazzarella

Il debutto al Festival di Napoli del 1957 lasciò subito capire che la storia di Lazzarella sarebbe stata segnato dal successo. Interpretata da Aurelio Fierro, la canzone si classificò al secondo posto ma, in fatto di popolarità, surclassò la vincitrice Malinconico autunno. Lo conferma un singolare record, raramente replicato: nella classifica dei 45 giri più…
Lazzari felici

Lazzari felici

(Daniele) • 1984 Lazzari felici compone con Terra mia e Donna Cuncetta il trittico delle migliori canzoni acustiche di Pino Daniele. Il suggestivo accompagnamento di chitarra classica è impreziosito da un emozionante intervento al contrabbasso di Rino Zurzolo. Ricco di impressioni malinconiche e struggenti, il testo trova ispirazione nella condizione girovaga dei musicisti, immaginati, appunto,…
Lilì Kangy

Lilì Kangy

Lilì Kangy è una delle canzoni simbolo dell’epoca dei cafè chantant e, quindi, del periodo d’oro delle sciantose. La scrissero nel 1905 Giovanni Capurro, autore del testo, e Salvatore Gambardella. A lanciarla, però, non fu una donna ma Nicola Maldacea, che la eseguiva facendo la mossa vestito con panni femminili. Per quanto curioso, non si…