‘A vucchella
Nato più come un esercizio di stile che come componimento voluto, ‘A vucchella rappresenta l’unica incursione di Gabriele D’Annunzio nel campo della canzone napoletana. Mentre sul luogo di composizione dei versi ancora si discute (vedi articolo nel nostro blog), è certo che il poeta abruzzese la compose raccogliendo una “sfida” lanciatagli da Ferdinando Russo. La leggenda vuole che D’Annunziò lasciò il testo del brano appena scritto proprio nel cassetto della sua scrivania.
Il resto lo fece Francesco Paolo Tosti conferendogli la raffinata forma musicale di un madrigale d’amore nel 1904.
IL TERMINE APPASSULIATELLA
Il testo di ‘A vucchella è un sonetto in versi settenari e risale al 1892. La sua peculiarità sta nell’uso di un termine : appassuliatella. Il suo significato rimanda alla figura di una piccola rossa leggermente appassita. Il poeta lo riferisce alla bocca della donna che gli ispirò i versi. Considerato un tipico gioco intellettualistico di D’Annunzio, l’aggettivo, in realtà, era stato gia usato da Salvatore di Giacomo qualche anno prima, nel 1889, nel sonetto Ammore abbasato, poi musicato da E.A. Mario. Nel testo compare infatti questo distico:
Vuie comm’all’uva ‘e contratiempo site,
nu poco poco appassuliatella.
Non è da escludere che D’Annunzio lo conoscesse, di sicuro non lo inventò per primo.
‘A vucchella vanta numerose ed eleganti interpretazioni, soprattutto in ambito lirico. Non è un caso, dunque, che Katia Ricciarelli e Luciano Pavarotti l’abbiano voluta nei loro repertori. Uscendo dal mondo classico, invece, una delle versioni più interessanti è quella in chiave jazz di Graziella Vendramin. Anche Lina Sastri si è cimentata con ‘A vucchella, realizzando un’incisione dai toni molto evocativi. Poco note ma assolutamente degne di note le soluzioni interpretative adottate da Paula Frondizi e Marisa Portolano. Da apprezzare anche come è stata resa da Nando Citarella e Gianni Lamagna.
TESTO DI ‘A VUCCHELLA
Si’ comm’a nu sciurillo,
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo,
appassuliatella.
Méh, dammillo, dammillo,
è comm’a na rusella.
Dammillo nu vasillo,
dammill, Cannetella.
Dammillo e pigliatillo
nu vaso; piccerillo
comm’a chesta vucchella
che pare na rusella
nu poco pucurillo
appassuliatella…