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Avvenne a Napoli, il nuovo cd di Eduardo De Crescenzo

È diventato un cd il concerto Avvenne a Napoli che, nell’estate 2021, vide Eduardo De Crescenzo (finalmente) confrontarsi con la canzone classica napoletana. Come nello spettacolo, l’album propone venti classici della tradizione partenopea in una rilettura per piano e voce. Come nello spettacolo, cruciale è l’apporto di Julian Oliver Mazzariello, che con il suo pianismo contemporaneo “veste” di modernità un repertorio sempre difficile da innovare. Emblematica, in tal senso, la versione di Marechiare, probabilmente il picco espressivo del progetto.

Quale sia il senso di questo omaggio ai più grandi autori della musica napoletana lo ha spiegato lo stesso De Crescenzo. “A loro si deve la forma canzone così come viene praticata ancora oggi.” ha affermato “A loro si deve la nascita dell’interprete che evolve il Belcanto operistico. Per cantare i versi alti di poeti così importanti non è sufficiente avere una bella voce. È necessario che il cantante entri nei versi del poeta e li faccia suoi. Questi artisti, per la prima volta, riuscirono a parlare al colto e all’inclita. e fecero di Napoli la città dei musicisti e dei poeti, la meta più ambita da tutti gli artisti e gli intellettuali del tempo”.

LA TRACKLIST DEL CD AVVENNE A NAPOLI

La scaletta del cd Avvenne a Napoli mette in fila venti canzoni, con una sequenza “sentimentale” e non cronologia. Fatta eccezione per Fenesta vascia, primo brano proposto, l’arco temporale coperto va dalla fine dell’800 all’immediato secondo dopoguerra.  Con diversi esiti emozionali, nella tracklist si susseguono “Luna nova”, “Era de maggio”, “Marechiare”, “’A vucchella”, “Serenata napulitana”, “I’ te vurria vasa’”. E poi “Maria Mari’”, “Santa Lucia luntana”, “Silenzio cantatore”, “Uocchie ch’arraggiunate”, “’O marenariello”, “Te voglio bene assaje”, “Scétate”, “Canzona appassiunata”. Infine, “Passione”, “Voce ‘e notte”, “Che t’aggia di’”, “Munasterio ‘e Santa Chiara” e “Luna rossa”.

Ad accompagnare il disco, il libro “Storie del Canzoniere napoletano” di Federico Vacalebre, un testo che racconta le vicende che queste canzoni hanno attraversato. Si tratta di un’interessante panoramica sugli umori culturali ma anche storici, politici e sociali alla base di un fenomeno artistico. la Canzone classica napoletana, che ancora oggi identifica, insieme con l’Opera, la musica italiana nel mondo.

Federico Vacalebre durante lo spettacolo “Avvenne a Napoli”

P.S. Due piccole sbavature filologiche nei titoli dei brani presenti su Spotify: Uocchie c’arraggiunate (senza acca) e Canzona appassunata (e non Canzone).

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