Ultime notizie sulla canzone napoletana

Le ultime notizie sulla canzone napoletana

Nuove incisioni, libri tematici e concerti all’estero: le ultime notizie sulla canzone napoletana sono varie e interessanti, testimoniando la costante attenzione della scena musicale (e intellettuale) cittadina per il repertorio in lingua partenopea. E per la figura di Pino Daniele.

LE ULTIME NOTIZIE SULLA CANZONE NAPOLETANA: LE NUOVE INCISIONI 

Le possibilità della “nuova” canzone napoletana – quella dei giorni nostri – di (provare a) rinverdire i successi del passato e, più che altro, di suscitare l’interesse del pubblico sono inevitabilmente legate alla composizione di brani inediti. E ad interpreti che sappiano valorizzarli al meglio. In questo senso, le ultime notizie segnalano almeno tre canzoni che meritano di essere ascoltate.

La prima si intitola “Scavame ‘a fossa” ed è una canzone di Pino Daniele, mai registrata su disco ma qualche volta eseguita dal vivo dal Nero a metà nel 1983. Il fratello Nello l’ha recuperata, inserendola nel suo nuovo album. Non l’ha cantata ma recitata, per dare maggiore forza a versi che conservano una sorprendente attualità: «Sud scavame a fossa/ voglio muri’ cu’ te’… / E mamme e figlie e vecchie e mariuole si stann o’ Sud/ fanne cchiu’ rummore/ Nuje nun simme mangia spaghette/ nuje nun simme ne’ terrone e ne’ fasciste»  

Pino Daniele, studio portrait, Italy, circa 1990 . (Photo by Luciano Viti/Getty Images)

“È cosa ‘e niente” è, invece, il titolo del brano che segna il ritorno discografico delle Ebbanesis. Perfettamente a loro agio anche in una dimensione intima e riflessiva, Serena Pisa e Viviana Cangiano cantano: “A nuje ce salva ancora na resata/ Stammo sotto ‘o stesso cielo ‘a stessa casa/ Nun arreposo e penso sulamente/ Ca si dimane nun si cuntento io te sto sempe vicino e te dico/ È cosa ‘e niente”. Una bella canzone fatta di versi ispirati e un’interpretazione accorata: il senso napoletano della vita, indispensabile per tempi bui.

Degna di attenzione anche “Nu fil’ ‘e voce”, canzone che porta la firma di Tony Bungaro e Rakele, di cui Simona Molinari si è fatta ambasciatrice. L’ha inserita nello spettacolo “El Pelusa y la Negra”, dedicato a Diego Maradona e Mercedes Sosa, e anche nell’album “Hasta siempre”, che ne contiene la colonna sonora.  

Se le sorti della “nuova” canzone napoletana dipendono dai brani inediti, i grandi classici hanno bisogno di forme espressive contemporanee per ampliare (leggi ringiovanire) il proprio pubblico. Da questo punto di vista, è sicuramente interessante la versione di “Carmela” realizzata da Veronica Simioli.
La cantante ha, infatti, rielaborato l’ultimo grande successo di Sergio Bruni, conservandone il pathos lirico, con un’interpretazione vocale che combina intensità e misura, e dandogli una rinnovata veste sonora, grazie ad un mashup con “Liberian Girl”, hit di Michael Jackson risalente al 1987. “Il mio azzardo è stato prendere in prestito sonorità elettroniche per dare nuova luce ad un capolavoro della nostra tradizione” ha dichiarato Veronica Simioli. Un azzardo apprezzato anche da Adriana Bruni, figlia della voce ‘e Napule.

La versione di “Carmela” di Veronica Simioli

TRE LIBRI SULLA CANZONE NAPOLETANA

Le ultime notizie sulla canzone napoletana provengono anche dalle librerie, non solo dalle sale di registrazioni. Sono tre le pubblicazioni direttamente ispirate alla musica made in Naples.
Filiberto Passananti e Matteo Minà hanno scritto “Funiculì, funicolare”, raccontando due “miracoli” del genio partenopeo: la Funicolare del Vesuvio e la celeberrima “Funicul’, funiculà”. Come in un’inchiesta giornalistica, i due autori ripercorrono la storia dell’impianto di risalita, all’epoca esempio di innovazione ingegneristica, e della canzone, che ne fu spot pubblicitario. Nelle pagine del libro sono presenti, tra le altre cose, documenti inediti della Royal Academy of Music di Londra su Luigi Denza, autore della musica di “Funiculì, funiculà”, e un’intervista allo stesso compositore simulata con l’intelligenza artificiale.

Di Gennaro De Biase è, poi, “Pino Daniele, note a margine”, un libro nel curioso formato A6 che, partendo dalle canzoni e dalla vita del Mascalzone latino, diventa narrazione dei capisaldi della filosofia napoletana.

Come rivela sin dal titolo, “Parlesia. La lingua segreta della musica napoletana” si sofferma sul gergo usato dai musicisti napoletani sin dalla fine dell’Ottocento. L’autrice Valeria Saggese ne parla con una ricca aneddotica ma anche riportando le testimonianze di artisti come James Senese, Enzo Gragnaniello, Tullio De Piscopo, Gigi D’Alessio e Valentina Stella. Anche qui c’è un riferimento, obbligato, a Pino Daniele, che utilizzò il lessico della parlesia in alcune sue canzoni e anche per dare il nome alla sua prima etichetta discografica: la Bagaria Records.

CANTANAPOLI INTERNATIONAL LIVE

Tra le ultime notizie sulla canzone napoletana sono da ricordare anche quelle relative alle esibizioni live. In particolare, ad una serie di concerti tenuti all’estero da formazioni napoletane.
Lo scorso 11 novembre, ad esempio, l’Ensemble Napulitanata si è esibita con successo a Granada nell’ambito del “SEA and YOU”, un progetto europeo che mette in relazione la canzone napoletana con il flamenco e il fado. Dopo la tappa spagnola, infatti, il prossimo 17 febbraio la band capitanata da Mimmo Matania e Pasquale Cirillo sarà in concerto a Porto, concludendo poi il ciclo di esibizioni a Napoli il 26 aprile 2024. Tre appuntamenti di musica dal vivo ma anche di iniziative finalizzate alla conoscenza di tre importanti culture musicali dell’area mediterranea.
Da segnalare, di infine, Ia trasferta record dei Suonno d’ajere, volati fino in India per portare la canzone napoletana ai piedi del forte Mehrangarh nello stato del Rajastan. Una location d’eccezione per un concerto inserito nel loro tour internazionale iniziato in Svizzera lo scorso gennaio.

, , ,
Articolo precedente
Bonasera Regina, Raiz canta San Gennaro
Articolo successivo
Piedigrotta Bideri, il ritorno della festa delle canzoni

Post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere