Roberto Bracco fu uno dei più importanti drammaturghi italiani di inizio ‘900, ma anche un raffinato autore di canzoni napoletane. Ce lo ricorda la Fondazione Bideri, riproponendo uno dei suoi brani più famosi. A 160 anni dalla nascita, infatti, l’attiva onlus napoletana ha pubblicato una nuova versione di Comme te voglio amà.
FRANCESCA FARIELLO RILANCIA COMME TE VOGLIO AMÀ
Oggi è sconosciuta ai più, eppure Comme te voglio amà conobbe una notevole popolarità. Roberto Bracco ne compose il testo per la Piedigrotta 1887, affidando a Vincenzo Valente il compito di musicarla. Per dire del suo successo, basta osservare il frontespizio dello spartito conservato negli archivi Bideri. Il documento riporta la dicitura quinta edizione, cioè quinta ristampa, e l’indicazione di una traduzione in italiano a cura di Mario Perla. Insomma, due indizi di un ottimo di riscontro di pubblico, non solo napoletano.
Comme te voglio amà vive oggi una seconda giovinezza, e l’uscita dall’oblio, grazie a Francesca Fariello ed Ernesto Nobili. Sono loro gli artefici del rilancio e, soprattutto, della raffinata rilettura per chitarra e voce. La nuova versione di Comme te voglio amà, infatti, si fa apprezzare per la delicata atmosfera onirica, che dona contemporaneità alla natura intimista e ottocentesca del testo. Il senso dell’operazione è chiaro. “Abbiamo restituito al presente l’opera migliore del Roberto Bracco canzoniere” ha dichiarato Ferdinando Bideri, presidente della Fondazione Bideri. “È il nostro contributo alla riscoperta di un intellettuale eclettico troppo a lungo dimenticato.”
LE CANZONI DI ROBERTO BRACCO
Proprio la figura di Roberto Bracco è al centro del video che ha accompagnato la ripubblicazione di Comme te voglio amà. Rare fotografie d’epoca, divertenti caricature, manoscritti e altri documenti della Fondazione Bideri ci fanno letteralmente vedere il poeta napoletano. Il suo repertorio musicale, invece, riappare nei versi autografi di Sentinella ma anche negli spartiti originali di Famme ‘sta grazzia. Non t’ ‘o fa fa e Durmenno oltre che in quelli di ‘Na vota sola, Addimannele a mammà e ‘A bicicletta. Dal canto suo, poi, la performance visiva di Francesca Fariello esplicita con elegante espressività la sognante invocazione che pervade la canzone.
Insomma, si tratta di un tributo sonoro e visivo ad un intellettuale eclettico. Un omaggio che testimonia la rilevanza di Roberto Bracco anche nella storia della canzone napoletana.