Elvis Presley

Elvis Presley ritrova il sole di Napoli

La celebre camicia militare ma anche It’s now or never e Surrender: a settembre Elvis Presley ritrova Napoli. Tutto merito della mostra Rock! che celebrerà il mito di Memphis con una sezione speciale della sua settima edizione. Dal 2 al 30 settembre, infatti, l’esposizione promossa da Carmine Aymone e Michelangelo Iossa dedicherà un ampio spazio ad Elvis Presley. E, soprattutto, alle sue reinterpretazioni di ‘O sole mio e Torna a Surriento.

LA CAMICIA MILITARE DI ELVIS PRESLEY

A quaranta anni esatti dalla sua scomparsa, sarà possibile vedere da vicino diversi oggetti appartenuti a Elvis Presley. Arriveranno direttamente dalle collezioni di proprietà dell’Elvis Museum on Tour e si affiancheranno a materiali “napoletani” della Fondazione Bideri. Muovendosi nelle sale del P.A.N. si potranno apprezzare delle autentiche chicche o, se preferiti, dei frammenti di storia del rock.

Imperdibile la camicia militare originale indossata da Elvis Presley durante il suo leggendario servizio di leva in Germania. È quella che compare in diverse copertine, di spartiti e dischi. Grande la curiosità, poi, per il distintivo (originale) da sceriffo della Contea di Shelby che ottenne nel 1970. Così come per la riproduzione della sua ultima lettera del 15 agosto 1977. Saranno, invece, ben trenta gli espositori che ripercorreranno, con foto e testi, la sua incredibile storia.

I 45 GIRI GIAPPONESI DI IT’S NOW OR NEVER E SURRENDER

La particolarità della mostra sta, però, nei documenti che faranno rivivere l’interesse di Elvis Presley per la canzone napoletana. A partire da quella It’s now or never che, rinnovando il successo già planetario di ‘O sole mio, è una delle canzoni più vendute di tutti i tempi. I visitatori di Rock! potranno leggere la minuta del contratto tra le edizioni Bideri e la Gladys Music. Potranno vedere, tra le altre, due curiose versioni giapponesi del 45 giri pubblicato dalla R.C.A. il 5 luglio del 1960.

Discorso analogo per Surrender/Torna a Surriento che, giusto un anno dopo, rinverdì il successo di It’s now or never. Come testimoniato dal discografico di Elvis, Jean Aberbach in un entusiastico cablogramma, anch’esso esposto, inviato alle edizioni Bideri. Molti, infine, gli spartiti pubblicati in tutto il mondo.
Insomma, in occasione della settima edizione della mostra Rock!, al P.A.N. di Napoli si potrà vivere un emozionante flashback. A conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che la canzone napoletana ha girato veramente il mondo.

TORNA A SURRIENTO FU L’ULTIMA GRANDE HIT DI ELVIS PRESLEY

Tra le tante curiosità della mostra c’è quella relativa a Doc Pomus e Mort Shuman, i parolieri incaricati di tradurre il testo di Torna a Surriento.  Soprattutto il secondo non credeva affatto nell’operazione. “Perché dovrei scrivere per qualche emigrante che ama Mario Lanza?” aveva detto Shuman. “Scrivilo tu il testo, Doc. Tanto la musica già c’è”. La sua opinione cambiò dopo aver ascoltato la versione che Presley registrò nella tarda serata del 30 ottobre 1960.

E bene fece a rivedere la sua iniziale posizione. Per ironia della sorte, sebbene fosse il dodicesimo singolo a raggiungere il primo posto, Surrender chiuse un ciclo di successi. Nei restanti sedici anni di carriera, infatti, Elvis Presley raggiunse il vertice della classifica americana solo altre due volte. Doc Pomus e Mort Shuman non potevano immaginarlo, ma Torna a Surriento è passata alla storia come l’ultima, vera grande hit del mito di Memphis.

 

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