Dischi illustrati da Guido Crepax

Guido Crepax, le copertine creative di dischi napoletani

Guido Crepax ha avuto un rapporto con la musica napoletana da inserire in un contesto artistico dalle radici antiche. A ripercorrere la storia della canzone napoletana, infatti, una delle chiavi interpretative più interessanti è rappresentata dall’iconografia. D’altronde, che belle illustrazioni di accompagnamento potessero favorire la diffusione di un brano era chiaro già ad inizio Ottocento. Basta osservare le primissime copielle di Te voglio bene assaje o le raffinate copertine degli album musicali pubblicati dai Cottrau.
Con l’arrivo del Novecento, poi, sono pittori come Migliaro, Galante, La Bella e Scoppetta a decretarne la strategica rilevanza commerciale. E a stabilire un elevato standard estetico.

GUIDO CREPAX TRA VALENTINA E RINO DA POSITANO

Milanese doc, il celebre papà di Valentina frequentò assiduamente la scena musicale partenopea realizzando decine di illustrazioni destinate a copertine. Di spartiti, libri e, naturalmente, 45 giri.
Questa proficua frequentazione ha inizio alla fine degli anni ’50, epoca in cui era ancora studente di architettura e lavorava come grafico pubblicitario. È a questo periodo che risalgono una serie di lavori non firmati ma dallo stile inconfondibile. Con l’arrivo degli anni ’60, invece, Guido Crepax iniziò a griffare le sue opere con la sigla “c/x”, arrivando, infine, a utilizzare il proprio nome per esteso.

crepax
La copertina di S’è avutato ‘o tiempo firmata con la sigla c/x

Sono almeno una decina i disegni di Guido Crepax che accompagnano dischi, libri e spartiti: si riconoscono subito per l’inconfondibile stile. A renderlo unico l’originalità delle inquadrature, un’accurata disposizione dei soggetti e un tratto dalla straordinaria modernità. Sono queste le caratteristiche peculiari di copertine come quella del 45 giri di Scetate di Peppino di Capri o quella di un raro E.P. di Rino da Positano. Discorso analogo per gli spartiti di Lazzarella, S’è avutato ‘o tiempo e ‘O sarracino.  E anche per la copertina della prima edizione di Storia della canzone napoletana, il libro must di Vittorio Paliotti. Senza tralasciare la stupenda illustrazione che accompagna un E.P. del Trio Marechiaro pubblicato nel 1957. Curioso, poi, il modo di firmarsi scelto da Guido Crepax: talvolta il nome per esteso, altre volte la sigla c/x.

copertine
La copertina dell’ep del Trio Marechiaro firmata da Guido Crepax

LA BIOGRAFIA

Nato  nel 1933, Guido Crepax è considerato uno dei più importami autori italiani di fumetti. Probabilmente è il più noto a livello internazionale nel campo del fumetto d’autore per adulti.

Comincia giovanissimo, creando la sua prima storia a fumetti a dodici anni. Laureatosi in architettura, preferisce dedicarsi al disegno come autore di numerose copertine di dischi. Successivamente Guido Crepax si occupa di grafica pubblicitaria realizzando campagne per importanti aziende come Shell, Campari, Omsa, Esso, Standa, Rizzoli, Dunlop. Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti creando il personaggio che lo ha reso famoso nel mondo: Valentina. Si tratta di una delle poche eroine del fumetto, l’unica che sia invecchiata con il suo Autore. Meticolose e raffinate, come le più recenti versioni cinematografiche, sono le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura. Da Emmanuelle all’Histoire d’O, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll a Kafka.

HA DISEGNATO 5.000 TAVOLE

Complessivamente, Guido Cprepax ha realizzato oltre 5.000 tavole e i suoi libri sono stati pubblicati in circa 200 edizioni nelle principali lingue. In 40 anni di attività ha fatto anche centinaia di illustrazioni per giornali, libri, moda e design. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Numerose le mostre personali che gli hanno dedicato in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Gillo Dorfles, Umberto Eco e molti altri. Inventare giochi da tavolo è stato un suo passatempo. Ci ha lasciato il 31 luglio 2003.

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