La canzone napoletana raccontata dagli eredi

La canzone napoletana raccontata dagli eredi

La canzone napoletana raccontata dagli eredi ovvero ricordi intimi e inediti che si celano dietro i grandi classici. Muove da uno spunto molto interessante il ciclo di concerti che animerà i venerdì di luglio di Napulitanata. La sala concerto sita di fronte al Museo Archeologico Nazionale ospiterà, infatti, la rassegna “I’ m’arricordo ‘e te”. Sottotitolo, appunto, “La canzone napoletana raccontata dagli eredi”. Di cosa si tratta? Di esibizioni live, ovviamente, ma con una prospettiva narrativa decisamente emozionale.

IL PROGRAMMA DI I’ M’ARRICORDO ‘E TE

Curato da Mimmo Matania e Pasquale Cirillo, il programma di “I’ m’arricordo ‘e te” prevede quattro concerti tematici. Ogni serata sarà dedicata ad un autore. Del suo lavoro si riascolteranno le principali composizioni ma soprattutto i racconti di chi gli è stato vicino. Come dire, la genesi di brani che hanno fatto la storia della canzone napoletana attraverso aneddoti, curiosità e retroscena. Che solo i familiari possono conoscere.

Il programma della rassegna, dunque, vedrà Antonio Carosone ricordare la figura dello zio Renato (venerdì 5 luglio). A seguire gli eredi di E.A. Mario parleranno di uno dei più completi e geniali compositori partenopei (venerdì 12 luglio). Sarà, poi, la volta di Sergio Bruni, rievocato nelle parole della nipote Eva Sansanelli (venerdì 19 luglio). I familiari di Vincenzo De Crescenzo chiuderanno, infine, la rassegna celebrando l’autore di Luna rossa (venerdì 26 luglio).

LA CANZONE NAPOLETANA RACCONTATA DAGLI EREDI: QUALI RICORDI?

Sia ben chiaro: ci saranno tanti classici partenopei al centro delle serate di “I’m arricordo ‘e te”. Il fil rouge musicale sarà garantito dai Napulitanata, il collettivo di musicisti che dà nome e vita alla sala concerto. Indubbio, però, che l’attenzione (e la curiosità) sarà soprattutto per i ricordi dei familiari. Sarà, insomma, per l’emblematico sottotitolo “La canzone napoletana raccontata dagli eredi”.

LA CANZONE NAPOLETANA RACCONTATA DAGLI EREDI: CAROSONE, E.A. MARIO, BRUNI E DE CRESCENZO

Impossibile sapere in anticipo gli eredi quali aneddoti sveleranno o, magari, raccontanteranno in anteprima. Probabile, però, che Antonio Carosone faccia cenno alla passione per la pittura di zio Renato. O che aggiunga qualcosa alle motivazioni ufficiali che lo portarono ad abbandonare le scene nel momento clou della sua carriera. Dal canto loro, gli eredi di E.A. Mario potrebbero fare cenno alla curiosa storia delle due versioni de La leggenda del Piave. Sì, perché Giovanni Ermete Gaeta fu anche un grande autore di canzoni italiane.

A proposito di Sergio Bruni, poi, gli spunti saranno abbondanti. Per la sua caratura artistica, per il suo impegno civile e, anche, per il suo vulcanico carattere. Probabile che venga ricordato come il grande successo di Carmela nacque dal basso. Cioè dal popolo. Discorso analogo per Vincenzo De Crescenzo. Chissà, magari viene fuori qualche retroscena su Frank Sinatra e la sua decisione di incidere Luna Rossa.

Napulitanata
Il collettivo musicale Napulitanata

MIMMO MATANIA E PASQUALE CIRILLO SPIEGANO IL SENSO DELLA RASSEGNA

Insomma, “I’ m’arricordo ‘e te – La canzone napoletana raccontata dagli eredi” promette un originale mix di parole e musica. Il senso dell’operazione, però, non è nostalgico. Tutt’altro. “Musealizzare la canzone napoletana non vuol dire solo conservare dei cimeli in un luogo.”  Mimmo Matania e Pasquale Cirillo, fondatori di Napulitanata, hanno idee chiare e contemporanee. “Vuol dire anche trasferire la ricchezza di questo enorme patrimonio immateriale. Per esempio, attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuto in prima persona attraverso i propri cari”. Proprio così.

Tutti i concerti  avranno inizio alle ore 21. È obbligatorio prenotarsi sul sito www.napulitanata.com o chiamando al 3489983871.

Mimmo Matania e Pasquale Cirillo
Mimmo Matania e Pasquale Cirillo
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