C’è una canzone napoletana che lega Gino Paoli a Gianni Morandi , e, indirettamente, anche a Luigi Tenco: si intitola Angela. È una storia davvero curiosa e ricca di aneddoti. Innanzitutto, perché rappresenta una delle pochissime incursioni del Gianni nazionale nella musica partenopea. Inoltre, perché la compose Gino Paoli che, però, non la incise. Infine, perché nella vicenda c’entra anche Roberto Murolo. Insomma, è storia che merita di essere conosciuta.
GINO PAOLI, GIANNI MORANDI E IL FESTIVAL DI NAPOLI DEL 1964
Tutto inizia nel 1964 quando Gino Paoli decide di partecipare al Festival di Napoli con una canzone intitolata appunto Angela. Il 9 agosto ne dà notizia anche il Corriere della Sera, segnalandola nelle 30 selezionate tra le 250 iscritte. Purtroppo, il cammino di Angela finisce lì: non riesce a superare la successiva scrematura che porta ai 24 motivi finalisti. A vincere quell’edizione sarà, per la cronaca, Tu sì ‘na cosa grande.
Non è dato sapere perché Angela venne bocciata, si sa, invece, che Gino Paoli ne compose semplicemente la musica. I versi erano, infatti, opera di uno sconosciuto, forse vissuto nel ‘700, autore di uno dei tanti canti tramandati oralmente. In ogni caso, il mancato accesso alla finale segnò il destino della canzone tanto che Paoli non la incise. Ad evitarle l’oblio discografico ci pensò, per fortuna, Gianni Morandi che la pubblicò l’anno seguente su etichetta RCA.
https://www.youtube.com/watch?v=DjGPyAtlqYc
LA CONTESA CON LUIGI TENCO
Nella storia di Angela compare anche un altro nome illustre, quello di Luigi Tenco. In questo caso, però, c’è più gossip che musica e c’entra la rivalità amorosa per Stefania Sandrelli. I due se la contendevano a colpi di canzoni. Secondo i giornali dell’epoca, Gino Paoli compose Angela per rispondere all’amico-rivale che le aveva dedicato un brano con lo stesso titolo. Per avvalorare la tesi si fece riferimento anche al finale della canzone che recita “Angela, ch’a pe tte morono in tanti, Angela ch’a pe tte moro pur’io”. Il punto è che i versi non erano di Paoli e che questo sarebbe successo nel 1966…
Decisamente più veritiero un altro aneddoto più volte citato dal cantautore a proposito della sua amicizia con Murolo. Il riferimento è al loro primo incontro durante il quale il grande Roberto continuava a suonare canzoni napoletane. Ad un certo punto disse a Paoli: “Guarda ci sarebbe anche una canzone che ho scoperto da poco. È un’antica canzone napoletana, si chiama Angela”. Paoli replicò subito: “No, guarda che questa l’ho scritta io poco tempo fa”. Pare che Murolo, fresco interprete della più grande antologia sulla storia della canzone napoletana, ci rimase un po’ male.