Dischi in vinile e canzone napoletana, un binomio sempre più sinonimo di rarità. Non parliamo di ristampe e nemmeno di nuove pubblicazioni su 33 o 45 giri. No, il riferimento è ad album prodotti a Napoli negli anni ’70. Dischi diventati introvabili perché pubblicati da piccole etichette, spesso in tirature limitate. Insomma, delle rarità. Nei nostri archivi, abbiamo rintracciato sette dischi in vinile che meritano di essere riscoperti. E, ovviamente, ascoltati su Radio Napoli.
DISCHI IN VINILE RARI: ANTONIO BUONOMO CANTA DI GIACOMO
Antonio Buonomo che canta Salvatore di Giacomo, una chicca più che una rarità, questo 33 giri. Stampato in formato gatefold, cioè con packaging a quattro facciate, l’album uscì nel 1973 su etichetta Hello records. Contiene dieci registrazioni che vedono un giovane Buonomo a suo agio con classici come Era de maggio e Marechiare. Così come con brani digiacomiani poco noti, ad esempio Luna nova o Tu nun me vuo’ cchiù bbene. In pratica, un repertorio molto distante da quello che poi connoterà la sua carriera: come dire, una rarità anche in termini artistici.
CANZONI COMICHE A 33 GIRI
A proposito di dischi in vinile ormai irreperibili, ce ne sono due che fanno veramente ridere. Nel senso che portano la firma de I sadici piangenti e dei Cabarinieri, due gruppi che negli anni ’70 rivoluzionarono la. canzone comica napoletana. Ottenendo, va sottolineato, un clamoroso successo di pubblico.
Al compianto Renato Rutigliano e a Benedetto Casillo si deve All’incontrario, l’album che completò il percorso discografico del duo. L’album uscì su etichetta. Gulp, confermando la genialità creativa alla base del progetto, ma senza raggiungere le vendite del precedente (ed irresistibile) …’Ncoppa a n’albero ‘e patane sta cantanno nu merluzzo…
Tanto raro quanto divertente è anche Ballata meridionale, disco dei Cabarinieri nella formazione composta da Lucia Cassini, Mario Messina. e Stefano Fasano. Il 33 giri contiene dodici brani, in cui ricorrono le firme di Angelo Fusco e Franco Nico, artefici dell’ensemble sin dal 1969. Emblematica la copertina: dominata dal nero, come i costumi di scena indossati. Una scelta cromatica che dice tanto dell’originalità e dei riferimenti di questa formazione.
EGISTO SARNELLI, UNA VOCE E UNA CHITARRA
Altro disco in vinile raro è …Ed è subito Napoli – Vol. 3 di Egisto Sarnelli pubblicato su etichetta Universal. L’album è un perfetto compendio dello chansonnier napoletano, ma anche dell’atmosfera di un’epoca. Quella in cui il divertimento notturno non era ancora appannaggio delle discoteche, ma di night club un po’ fumosi. La scaletta del 33 giri propone brani comici, per esempio Canzone pettegola e Mazza, Pezza e Pizzo, ma non solo. Ci sono, infatti, anche ‘O malamente di Viviani, Ammore guaglione di E.A. Mario o Adduormete cu mme di Murolo e Tagliaferri. Perché Sarnelli, da buon intrattenitore, conosceva, e cantava, vari generi.
I DISCHI IN VINILE RARI DI MIRNA DORIS, MARIO MEROLA E I CIMAROSA
Questa breve panoramica sui dischi in vinile rari di canzoni napoletane si conclude con Mirna Doris, Mario Merola e I Cimarosa. Della cantante scomparsa nel 2020 ricordiamo Ma che bella città, album uscito su etichetta Sirio, in cui ci sono inediti e classici. A proposito di questi ultimi si segnalano le belle versioni di Funtana all’ombra, Tutt’ ‘e ssere e Maggio si tu.
Ammore sbagliato, invece, è il titolo del disco di Mario Merola pubblicato su etichetta Arpa. Ad arrangiare i dieci brani, del 33 giri, in gran parte inediti, fu Eduardo Alfieri. Infine, Parlando d’amore si intitola un l.p. dei Cimarosa che propone una serie di superclassici eseguiti solo con strumenti a plettro. A cantarli, invece, Gennaro Pisapia, poi uscito dal gruppo.
P.S. Un grazie speciale a Peppe Ponti, che periodicamente arricchisce il nostro archivio con segnalazioni e donazioni