Teatro Diana Lina Sastri

Al Teatro Diana Lina Sastri si racconta in musica

Al Teatro Diana Lina Sastri racconta la sua vita artistica dando ai ricordi la forma di canzoni napoletane senza tempo. Si chiama Appunti di viaggio lo spettacolo che dal 24 gennaio vedrà ritornare l’artista partenopea sul palco della sala vomerese. Il format sarà, dunque, quello collaudato format della biografia in musica scandita da riflessioni e citazioni. Un racconto che ogni sera sarà diverso lasciando spazio a sorprese dettate dalle emozioni del momento.

AL TEATRO DIANA LINA SASTRI E I SUOI INCONTRI INDIMENTICABILI

La scenografia dello spettacolo sarà volutamente scarna e vedrà anche la presenza di una scultura di Pulcinella realizzata dal maestro Alessandro Kokocinski. Un allestimento essenziale per un viaggio nella memoria che, al contrario, sarà decisamente ricco e appassionante. Lina Sastri rievocherà gli incontri più significativi della sua carriera. Le sue parole ricorderanno grandi personalità artistiche di Napoli, come Eduardo De Filippo e Roberto De Simone.  Grandi registi italiani come Nanni Loy, Nanni Moretti e, ultimo in ordine di tempo, Ferzan Ozpetek.  

Si tratta di collaborazioni importanti che, in qualche modo, hanno definito la sua personalità. Come, d’altronde, hanno fatto i rapporti e le vicende familiari, che pure affioreranno nel corso dello spettacolo. Da un alto, la madre forte e melodiosa; dall’altro. il padre partito per il Sud America quando era ancora giovinetta. E poi il mare. La chiesa del Soccorso di Ischia. L’odore del legno dei palchi teatrali. Insomma, il racconto delle emozioni della vita di Lina Sastri.

LE CANZONI NAPOLETANE DI APPUNTI DI VIAGGIO

Parole sincere ma anche una sfilza di canzoni interpretate con quell’intensità emotiva che è il marchio di fabbrica dell’artista napoletana. La scaletta vedrà alternarsi un bel po’ di brani, come Madonna de lu Carmine che la lanciò nello spettacolo Masaniello. Non mancherà Assaje, scritta proprio per Lina Sastri da Pino Daniele per il film Mi manda Picone. Per non dire dei grandi classici come Lo Guarracino, Uocchie ch’arraggiunate, Tammurriata nera, Canzone appassiunata e tanti altri. O di canzoni di autori contemporanei come la stupenda ‘A vita è comme ‘o mare di Carlo Faiello. Ci sarà anche un’incursione nel repertorio sudamericano con un’accorata versione di Gracias a la vida, omaggio in italiano a Violeta Parra. Da segnalare, infine, l’inedito Eduà, dedicato a Eduardo De Filippo, e Sud, scavame a fossa, un inedito di Pino Daniele cantato in chiave rap.

La band che affiancherà Lina Sastri è composta da Filippo D’Allio, chitarra; Gennaro Desiderio, violino; Gianni Minale, fiati; Salvatore Minale, percussioni; Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e tastiere e da Luigi Sigillo, contrabbasso. Una formazione che emoziona per la bravura e l’affiatamento: è come sentire un disco. Si replica fino al 4 febbraio. Per maggiori informazioni: teatro Diana.

 

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