Le canzoni di Pisano e Cioffi sono un inestimabile patrimonio di buonumore. Difficile, infatti, trovare nella storia della musica italiana un repertorio di brani comici famosi così consistente. E che sia stato utilizzato in tanti generi di spettacolo: dal varietà al cinema, e anche in tv. Perché? Perché le canzoni di Pisano e Cioffi furono innovative, nei testi e nella musica.
LA MODERNIZZAZIONE DELLA MACCHIETTA
La storia delle canzoni di Pisano e Cioffi ha inizio nel 1929, con la pubblicazione di ‘O cuscritto ‘nnammurato, A quell’epoca Egidio “Gigi” Pisano vantava una buona fama di autore. Con N’accordo in fa, per esempio, aveva già dato prova del suo talento umoristico. È con Giuseppe Cioffi, però, che la sua reinvenzione della macchietta si compie.
Non più testi caricaturali, che per essere credibili e “far ridere” imponevano all’interprete un pesante trucco. Al contrario, versi che raccontavano storie di ordinarie disavventure, che potevano capitare a chiunque. E potevano essere eseguite da tutti. Insomma, con Pisano le macchiette acquisirono la dignità di canzoni, grazie a geniali trovate linguistiche e ad ambientazioni molto originali.
Dal canto suo, Giuseppe Cioffi contribuì a questa rivoluzione stilistica in termini musicali. Suo, innanzitutto, il merito di aver dato spessore alle macchiette con melodie accattivanti e inequivocabilmente napoletane. Non solo, suo anche il merito di caratterizzare i brani con ritmi tipici di altri generi.
LE CANZONI DI PISANO E CIOFFI
Le canzoni di Pisano e Cioffi sono talmente numerose che scegliere quelle comiche più famose non è facile. Comunque, in questo elenco non possono mancare tre capolavori: Agata, Ciccio Formaggio e M’aggia curà. Vanno ricordati per le irresistibili storie di corna e rifiuti che descrivono, ma anche per aver trovato interpreti prestigiosi. Innanzitutto, Nino Taranto, da considerare la voce ufficiale del sodalizio; poi il francese Nino Ferrer e Gabriella Ferri. E, arrivando ai giorni nostri, Peppe Barra e Peppe Servillo.
Nell’elenco delle canzoni comiche famose di Pisano e Cioffi rientra a pieno diritto anche I due gemelli. È un esilarante racconto di come il matrimonio possa cambiare la vita di coppia. Il brano entrò nel repertorio di Roberto Murolo, a conferma, appunto, che i due scrissero canzoni, ancor prima che macchiette. Da non perdere anche l’eccellente versione di Vittorio Marsiglia.
Altra canzone che ha raggiunto una grande popolarità è L’hai voluto te!, rilanciata anche da Renzo Arbore. Stesso discorso per le funamboliche assonanze di Mazza, Pezzo e Pizzo, altra storia matrimoniale non proprio riuscita. Infine, va ricordata Fatte fa’ ‘a foto, che nel 1947 già presagì il successo della macchina Kodak. E pure Mio carissimo Pasquale, un auspicio di “maschicidio”, anch’essa giocata su divertenti contrapposizioni di rime.
Va da sé che il binomio Pisano-Cioffi è legato anche a ‘Na sera ‘e maggio, la più famosa delle loro composizioni. Ma questa non è canzone comica: è uno dei più grandi classici della canzone napoletana.
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Sono felice di aver letto l’articolo su PISANO E CIOFFI. Sono un nipote di Giuseppe Cioffi, fratello maggiore di mi Mamma. Ho avuto la fortuna di conoscere mio zio anche se ci siamo frequentati poco perché sono nato e vissuto a Genova. Ho trovato l’articolo discretamente esauriente anche se la naturale riservatezza di mio zio lo ha molto penalizzato al di fuori della Campania e di Napoli in particolare. Grazie a tutti.