Ammore e malavita segna il ritorno cinematografico dei Manetti Bros. e, soprattutto, segna il loro ritorno a Napoli. Dopo Song ‘è Napule, infatti, i due registi romani firmano un altro film di ambientazione partenopea. Un musical, in realtà, basato su dodici canzoni napoletane inedite, perfette nel definirne un’identità sospesa tra Bollywood e la sceneggiata. Ecco cosa ci hanno detto Antonio e Marco Manetti di Ammore e malavita e della sua napoletanissima colonna sonora.
AMMORE E MALAVITA, UN MUSICAL CRIME
Come definireste Ammore e malavita? Il titolo può far pensare ad un altro film che racconta Napoli mettendola in relazione alla criminalità?
Noi l’abbiamo definito un musical crime nel senso che è un musical d’azione. In realtà, non è un film sulla malavita ma un film sull’amore. Poiché siamo registi del genere poliziesco, nei nostri lavori i “cattivi” sono rappresentati dalla malavita. Anche se ambienti un film a Milano o a Londra i “cattivi” sono rappresentati dalla malavita. L’argomento sociale “camorra”, siccome ha un po’ rotto, noi l’abbiamo messo da parte. Poi noi abbiamo uno sguardo ironico in generale, anche nella vita. In realtà, il motivo per cui si parla di un boss in questa storia è perché ci siamo chiesti: “Vuoi vedere che anche un boss, ad un certo punto, si rompe le palle di fare il boss?”
UNA TRAMA DI CANZONI NAPOLETANE
Come avete scelto le canzoni? Come è nata l’idea di una colonna sonora incentrata su canzoni napoletane?
Mentre scrivevano la sceneggiatura ci siamo accorti che dovevano scrivere anche le canzoni: sono loro che mandano avanti la storia. Quindi già in quella fase abbiamo scelto i punti in cui dovevano partire. Nelson ha composto tutti i testi portandoli nella sua poesia e scrivendoli in napoletano. Sono canzoni bellissime che, secondo noi, si possono sentire anche al di fuori del contesto cinematografico. È stato un lavoro difficile perché dovevano portate avanti la storia del film e dovevano essere specifiche per quel momento. Nello stesso tempo, però, cercavamo una scrittura, sia di testi che di melodia, in modo che potessero essere delle canzoni a sé stanti.
Impossibile parlare di un nuovo filone della canzone napoletana ma, forse, si può parlare di un nuovo filone cinematografico?
È difficile dirlo perché Ammore e malavita è un film molto particolare, quindi non sappiamo se può creare un filone. A noi, comunque, farebbe piacere se in Italia si facessero più musical e, in qualche modo, qualcosa si muove. C’è La la land e, sempre in napoletano, c’è Gatta Cenerentola. Non sappiamo se siamo i precursori di un ritorno del musical. Forse siamo stati semplicemente tra i primi ad essersi buttati in un’onda che sta arrivando da sola.