Morricone

Morricone, Napoli e tre cantanti

Il legame tra Ennio Morricone e Napoli è fatto di cantanti ancor prima che di canzoni. Sono due i nomi con i quali è entrato nella storia della musica partenopea: Miranda Martino e Fausto Cigliano. Due collaborazioni che si svilupparono negli anni ’60. In epoca recente, invece, il nome che lo ha riportato sotto il Vesuvio è stato quello di Lina Sastri.

ENNIO MORRICONE E LE CANZONI CLASSICHE NAPOLETANE

Ennio Morricone si è confrontato con i grandi classici della canzone napoletana soprattutto in compagnia di Miranda Martino. Gli album arrangiati, e diretti, dal premio Oscar e interpretati dalla cantante di Moggio Udinese sono due. Il primo risale al 1963 e si intitola “Napoli”, l’altro, invece, è “Napoli volume II”, pubblicato nel 1966. Un totale di 24 brani, tutti evergreen, che spazia da Te voglio bene assaje a Na sera ‘e maggio. In mezzo, il meglio del repertorio di fine ‘800 cioè ‘O sole mio, Torna a Surriento, I’ te vurria vasà

Miranda Martino – ‘O sole mio

Il critico Federico Vacalebre su Il Mattino ha chiarito il valore musicale di questi album. Si tratta di “punti di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla melodia partenopea con accompagnamento orchestrale” ha scritto. Precisando, poi, che Morricone si attenne alle partiture originali, ma tenendosi lontano da tentazioni nostalgiche e stereotipi.  Insomma, rimase fedele alle composizioni di Mario Costa & co, ma scontentò i conservatori. In compenso, i due l.p. vendettero centinaia di migliaia di copie.

GLI INEDITI CON FAUSTO CIGLIANO

Il sodalizio con Fausto Cigliano ha legato Morricone alla musica napoletana soprattutto con brani inediti. Di questi, va innanzitutto ricordato Duorme, canzone scritta proprio da Morricone e pubblicata nel 1961 su un 45 giri. Dell’anno prima è poi Nun ‘o giurà, di cui il compositore firmò solo l’orchestrazione. Stesso discorso per le divertenti L’ammore fa parlà napulitano, con testo di Riccardo Pazzaglia, e Tu si’ tu

Fausto Cigliano – Duorme

Ci sono altre canzoni napoletane che testimoniano quanto sia stato intenso il rapporto tra Morricone e Cigliano. Ad esempio, Chi sî?… chi so’?, tipico brano da night club, ma anche ‘O lampione, un calypso con testo surreale, e Tira ‘a rezza, che vene!. Da ricordare, poi, il doppio l.p. Tiempe d’ammore, che fece seguito all’omonimo programma tv con Achille Millo. A cantare è sempre Cigliano e le orchestrazioni sono sempre di Morricone, ma questa volta i brani sono dei classici. Si tratta di frammenti di canzoni come Lariulà, Chiove, Suspiranno, Tarantelluccia intervallati a poesie recitate appunto da Millo. Brani di breve durata in cui, però, si impone l’eleganza degli arrangiamenti.

Napoli
Fausto Cigliano all’epoca del programma tv Tiempo d’ammore

VOCE ‘E NOTTE E BEETHOVEN

C’è anche Voce ‘e notte nell’elenco di canzoni classiche arrangiate da Morricone. Il brano doveva finire nella colonna sonora del film “Passione”, interpretato da Lina Sastri. Non fu così e la registrazione rimase inedita. Un vero peccato, considerando che l’orchestrazione si rifaceva al Chiaro di luna di Beethoven. Un’ispirazione che dice tutto del rispetto e dell’amore che Morricone nutriva per le canzoni napoletane.

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