canzoni napoletane dell’estate

Le canzoni napoletane dell’estate

Quali sono le canzoni napoletane dell’estate? Per strano che sembri, la bella stagione non è stata molto celebrata dai grandi autori partenopei. Nulla a che vedere, ad esempio, con l’autunno e l’’inverno. Né con maggio, mese che vanta un autentico record in questo senso. Certo, il sole è uno dei temi più ricorrenti ma è, appunto, un sole quasi sempre primaverile. In ogni caso, però, è possibile stilare una playlist di canzoni napoletane dell’estate. Rileggendo alcuni testi, i riferimenti ai tre mesi più caldi dell’anno non mancano…

COMM’ È BELLA ‘A STAGIONE

Spetta a Comm’è bella ‘a stagione di Rodofo Falvo e Gigi Pisano il primo posto di questa classifica. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti per una canzone concepita come un vero e proprio inno all’estate.” Ah…Dicimmo ‘a veritá, cient’anne ha da campá chi dice ca ll’está ce dá ‘a felicitá”. A Connie Francis il merito di averla fatta conoscere anche oltreoceano.

ESTÀ (NUN VOGLIO FA’ NIENTE)

Chissà se Nicola Valente e Libero Bovio scrissero Està (Nun voglio fa niente) nel periodo estivo… Il titolo dice già molto, ma i primi versi spazzano via ogni dubbio sul senso del testo. “Che sole, che sole, che sole cucente. E chi vò’ fá niente? E chi pò fá niente?” Non è solo una questione di sole, però, come spiegano i versi finali. “Pecché cu ‘sta luna, ‘sta luna lucente, nun voglio fá niente. Nun voglio fá niente.” Insomma, l’estate è la stagione dell’ozio totale. Deliziosa la versione di Massimo Ranieri

CHE CALORE

Anche Che calore di Pino Daniele celebra il potere immobilizzante della calura estiva. Il brano è contenuto nell’album Terra mia del 1977. Il testo canta di un sole che non fa sconti, senza distinguere tra operai, donne grasse e garzoni del bar. “I’ mo’ moro, cu’ ‘stu calore nun me fido cchiù. Stongö una zuppa ‘e surorë e si m’arraggiö nun fatico cchiù.” Morale della favola: l’estate e il lavoro non vanno molto d’accordo.

STESO AL SOLE

C’è bisogno di Roberto Murolo per una canzone che riporti il sole al mare e, quindi, all’estate intesa come vacanze. Il brano è Steso al sole e rientra a pieno titolo nel migliore repertorio umoristico partenopeo. Murolo lo compose nel 1965 insieme a Roberto Forlani, dando voce ai pensieri di un playboy da spiaggia.

BENEDITTO ‘O MESE AUSTO

Beneditto ‘o mese austo è un altro brano, oggi quasi sconosciuto, che associa l’estate alla bellezza femminile. ”Quanno vène ‘o mese ‘Austo, sti ffigliole senza busto, mme piace d’ ‘e gguardá, d’ ‘e ttuccá, d’ ‘e vvasá”. Versi dal senso chiaro, ma da storicizzare. Francesco Fiore li compose, infatti, nel 1924: gli anni del bikini, per non dire del topless, erano lontanissimi. È ancora la voce di Roberto Murolo a farcela riscoprire.

‘NDRINGHETE ‘NDRÀ

‘Ndringhete ‘ndrà appartiene a quel filone di canzoni in cui il riferimento alla stagione del caldo è indiretto, ma decisivo. Nel senso che dà al testo un indiscutibile sapore estivo. Nel caso di ‘Ndringhete ‘ndrà, ad esempio, la protagonista è Carmenella, un’acquaiola che “venne ll’acqua gelata â stagione”. Se nel 1895 Giuseppe De Gregorio e Pasquale Cinquegrana non l’avessero ambientato in estate, il significato del testo sarebbe cambiato. E forse anche il suo fortunato destino. Notevole la versione di Miranda Martino arrangiata da Ennio Morricone.

L’ACQUAIOLA NOVA

L’acquaiola nova è una canzone poco nota di E.A. Mario che suona come la sintesi perfetta delle due precedenti. “Quanno torna ‘o mese austo, ‘sti figliole danno ‘ncapo cchiù d’ ‘o sole: chi cammina senza busto, chi scullata…” L’acquaiola sembra essere una presenza taumaturgica con la sua acqua fresca. Sembra, perché poi il testo fa capire chiaramente che è lei il vero oggetto dei desideri dell’accaldato acquirente.

‘O CUNTO ‘E MARIAROSA

Anche ‘O cunto ‘e Mariorosa parla di sole e donne, ma stavolta dal punto di vista di una mamma apprensiva. “Figlia, arrassusìa, attienta a te mo ch’è venuta Está, ‘o sole coce e ‘ncapa puó’ piglià na malatia.” Di quale malattia si tratta? Dell’amore, naturalmente. La madre mette in guardia la figlia sulle tentazioni che l’estate porta con sé, ma senza fortuna. Cupido aveva già colpito in primavera il cuore di Mariarosa… Tra le versioni del brano di Murolo e Tagliaferri, anche quella a due voci di Anna Magnani e Eduardo De Filippo.

MARE VERDE

Mare verde porta la firma di Giuseppe Marotta, il cui estro poetico regala un punto di vista assolutamente originale. L’ambientazione è estiva, ma con un mare particolare. “Nun è campagna, è mare, mare verde. Nu golfo d’erba, na scugliera ‘e fronne, ca luntano se perde sott’ ‘o cielo d’está”. Impareggiabile il distico: “Ll’ombra te veste ma te spoglia ‘o sole. Si’ d’oro comm’ ‘o ggrano.” Molto apprezzata l’interpretazione del 1961 di Mario Trevi, che la rende una delle canzoni napoletane dell’estate più apprezzabili.

SILENZIO CANTATORE

Silenzio cantatore si inserisce di diritto nelle canzoni napoletane dell’estate, intesa come stagione dell’amore più che del caldo. Libero Bovio ne scrisse i versi nel 1922, scegliendo un felice taglio onirico. “Zitta, stanotte nun dicere niente, càdeme ‘mbraccia, ma senza parlà. Dòrmono ‘e ccose nu suonno lucente, nu suonno ‘e na notte d’està”. A Gaetano Lama il merito di averli valorizzati con un’efficace melodia.

MANDULINATA A NAPULE E NAPULE

Se l’estate è la stagione dell’amore, va vissuta a Napoli di sera. Di questo almeno era convinto Ernesto Murolo, che espresse lo stesso concetto in due differenti canzoni. In Mandulinata a Napule. “Sera d’está. Pusilleco lucente canta canzone e addora d’erba ‘e mare. Voglio ‘e pparole cchiù d’ammore ardente, voglio ‘e pparole cchiù gentile e care pe’ dí <te voglio bene> a chi mme sente.” E poi in Napule:” Napule, a qua’ parte d’ ‘o munno se fa ‘ammore comm’a Napule, ‘e sera, ‘int’a ll’està?

ALTRE CANZONI NAPOLETANE DELL’ESTATE

Come tutti gli altri elenchi di canzoni tematiche presenti nel blog di radio Napoli, anche questo è parziale. Segnalateci altri brani che meritano di essere inseriti in questa lista, lo faremo con molto piacere. Anzi, vi ringraziamo sin da ora per la preziosa collaborazione.

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1 Commento. Nuovo commento

  • Salve,
    Tra le canzoni dedicate all’Estate (oppure ad uno dei mesi che formano la stagione) vi segnalo SOLE ‘E LUGLIO (De Gregorio – Scuotto – Acampora), brano presentato al Festival di Napoli del 1964 da Mario Trevi ed Arturo Testa.

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