MUROLO E TAGLIAFERRI

Murolo e Tagliaferri come Mogol e Battisti

Murolo e Tagliaferri come Mogol e Battisti? Se consideriamo il numero di successi composti, la risposta è senz’altro sì. Certo, nessuno dei due fu anche esecutore, come il grande Lucio, ma dal punto di vista autoriale il paragone regge. I due Ernesti hanno rappresentato un sodalizio artistico molto significativo, per la canzone napoletana e non solo.

LE CANZONI DI MUROLO E TAGLIAFERRI

L’elenco di canzoni firmate da Murolo e Tagliaferri che sono diventati dei classici è, a dir poco, corposo. Si va da Napule ca se ne va del 1920 a ‘O cunto ‘e Mariarosa del 1932. In mezzo, tanti altri evergreen come Mandulinata a Napule, Qui fu Napoli, Piscatore ‘e Pusilleco, Tarantella internazionale. Ed ancora, ‘A canzone d’ ‘a felicità, Nun me scetà, Adduormete cu mme. Senza considerare le canzoni oggi meno note, a partire da quella che nel 1917 avviò la fruttuosa collaborazione: Napule aspetta!

MUROLO E TAGLIAFERRI, L’INCONTRO TRA MONDI OPPOSTI

Eppure, Murolo e Tagliaferri avevano estrazioni diametralmente opposte. Il primo proveniva da un’agiata famiglia di commercianti e, a un certo punto, potette contare su un’eredità milionaria. Il secondo era figlio di un barbiere del buvero di S. Antonio e riuscì a frequentare il conservatorio solo grazie ai sacrifici dei genitori. Murolo amava la bella vita e decise di dedicarsi solo alla poesia. Tagliaferri fu contemporaneamente autore, arrangiatore, richiestissimo direttore d’orchestra e, da giovane, anche un violinista di talento.

Due mondi opposti che trovarono nelle canzoni una sintesi felice, per la gioia dell’editore Gennarelli, che pubblicò il loro repertorio. Murolo e Tagliaferri cantarono una Napoli da cartolina, sfiorando spesso i confini dell’oleografia nostalgica ma rivelando sempre gusto ed eleganza. Una cifra stilistica caratterizzata, in ogni caso, da una freschezza popolare, chiave di volta della notevole diffusione ottenuta dalle canzoni.

L’INVENZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO

Come raccontato in un nostro articolo, Murolo e Tagliaferri furono i precursori del festival di Sanremo. Iniziava l’anno 1932, infatti, quando organizzarono una rassegna di canzoni napoletane nel casino della cittadina ligure. Una manifestazione che anticipò di molto la più importante kermesse di musica italiana, ma che fu anche l’epilogo del loro sodalizio. Nel 1934 Tagliaferri entrò a far parte della Bottega dei 4, una nuova casa editrice fondata da Bovio, Lama e Nicola Valente. Si interrompeva così la decennale collaborazione con l’editore Gennarelli. E anche quella con Ernesto Murolo.

, , , , , ,
Articolo precedente
Giuseppe Capaldo, la poesia del popolo
Articolo successivo
Salvatore Gambardella, il geniale analfabeta del pentagramma

Post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere