Elvis Presley è senza nessun dubbio il primo della lista, ma l’elenco degli interpreti internazionali di canzoni napoletane è lunghissimo. E pieno di nomi prestigiosi. Il viaggio intorno al mondo della musica partenopea è iniziato, infatti, prima dell’incisione di It’s now or never e, soprattutto, continua ancora oggi facendosi beffa di ogni tipo di barriera.
CANTANAPOLI INTERNATIONAL CON ELVIS PRESLEY E PAUL MC CARTNEY
Radio Napoli dedica a questi “ambasciatori” della canzone napoletana la rubrica CantaNapoli International. È un appuntamento quotidiano in cui i protagonisti assoluti sono interpreti stranieri alle prese con brani rigorosamente made in Naples. Quello che si può ascoltare è un vasto repertorio di incisioni che non comprende solo superclassici come ’O sole mio e Torna a Surriento. Capita di sentire anche brani che non ti aspetti come Sciummo o come Scapricciatiello o come Maruzzella.
Dal punto di vista degli interpreti, Frank Sinatra e Dean Martin capeggiano la pattuglia di cantanti di origini italiani. È un gruppo numeroso che annovera Perry Como, quello di Magic moments per intenderci. E poi Tony Bennett, considerato l’ultimo grande crooner, Connie Francis, al secolo Concetta Rosa Maria Franconero, Dalida e tanti altri. La canzone napoletana non è, però, un’esclusiva di chi ha radici tricolori. Lo testimoniano molto bene Paul Mc Cartney, Bing Crosby, Caetano Veloso, Cliff Richards, Amalia Rodrigues, Grace Jones o Noa.
STORIE SINGOLARI E COVER SORPRENDENTI
Anzi, le storie più singolari sono quelle di interpreti che sarebbe curioso capire come hanno conosciuto la canzone napoletana. Prendete, ad esempio, il caso dell’attrice finlandese Pirkko Mannola alle prese con Cerasella. Oppure quelle degli scozzesi Wet Wet Wet e degli australiani Men at Works, artefici di apprezzabili cover di ’O sole mio. Oppure quella dei gitani Gipsy Kings, autori di una trascinante reinterpretazione di Funiculì Funiculà. Per non dire, poi, di Paul Anka e Neil Sedaka o di raffinati gruppi vocali come The Neal Hefti Singers e The Mc Guire Sisters.
Attenzione, però, perché CantaNapoli International è anche il racconto di suoni contemporanei, di canzoni che trovano nuovi significati. Emblematica è la versione di Caravan Petrol dei The Jewish Monkey, una band di Tel Aviv che ha riletto in chiave ambientalista il successo di Renato Carosone. Stesso discorso per il riarrangiamento ricco di suggestioni arabe che i Radiodervish hanno fatto di Tu sì na cosa grande.
Insomma, su radio Napoli suonano canzoni “mondiali”.
L’appuntamento con CantaNapoli International è tutti i giorni alle 8.20 – 10.20 -12.20 – 14.20 – 16.20 – 18.20 – 20.20 – 22.20.