Tra presepe, tombola e struffoli ci sono anche le canzoni napoletane di Natale. Sì, la nostra tradizione natalizia è fatta anche di versi e musica. E, se parliamo di atmosfera, si tratta di canzoni che fanno la differenza. Noi ve ne proponiamo dodici: le trovate elencate di seguito e, naturalmente, le potete sentire in onda su radio Napoli.
QUANNO NASCETTE NINNO
È il canto natalizio da cui deriva Tu scendi dalle stelle. È conosciuto anche come Pastorale o Per la nascita di Gesù e si deve all’estro artistico di S. Alfonso Maria de’ Liguori. Fu lui a comporlo nel dicembre 1754 a Deliceto, in provincia di Foggia. È stato interpretato da numerosi artisti tra cui Pina Cipriani, Eugenio Bennato, la Nuova compagnia di canto popolare, Enzo Avitabile e Mina. Di seguito la versione di Irene Fargo
LA LEGGENDA DEL LUPINO
Canto natalizio firmato da Roberto De Simone ispirato ad un racconto sulla strage degli innocenti molto diffuso in Campania. La storia è quella della Madonna che, inseguita dai soldati di Erode, cerca un nascondiglio tra alberi e piante. Il rifiuto del lupino ad ospitare Gesù Bambino diventa la causa del suo sapore amaro. Di contro, l’accoglienza offerta dalla pigna è il motivo del suo caratteristico odore di incenso. Insieme alla storica versione di Concetta Barra, molto apprezzata è anche questa di Brunella Selo.
LA SANTA ALLEGREZZA
Altro motivo ispirato alla Natività che trae le sue origini da un canto popolare diffuso in tutto il meridione. Le sue origini si fanno risalire al 1700, ma è verosimile supporre che la sua genesi sia anche anteriore. Il suo rilancio si deve alla Nuova Compagnia di Canto Popolare che ne pubblicò una versione nell’album Tarantella ca cun va ‘bbona (1975). Qui la versione dei Musica Storia.
STELLA D’ARGIENTO
Una canzone di epoca moderna che non sfigura affatto se paragonata a canti natalizi più tradizionali. Merito di Carlo Faiello, autore di un testo molto ispirato e di un accompagnamento musicale di assoluto livello. È stata incisa per la prima volta dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare nell’album Medina (1992). Interessante anche l’interpretazione dei Tammorrari del Vesuvio.
LA CANZONE DI RAZZULLO
La canzone di Razzullo è un asse portante della rielaborazione de La cantata dei pastori di Roberto De Simone. L’opera narra del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e dei Diavoli che vogliono impedire la nascita di Gesù. Tra i protagonisti della sacra rappresentazione c’è Razzullo, uno scrivano napoletano inviato in Palestina per il censimento. Un personaggio perennemente affamato e comico. La canzone che porta il suo nome ne è un ritratto perfetto. Delle numerose interpretazioni, questa di Peppe Barra è un must.
‘A NUVENA
Non poteva mancare la poesia di Salvatore di Giacomo nell’elenco delle canzoni napoletane di Natale. Questo brano risale al 1887 e porta anche la prestigiosa firma di Enrico De Leva. È a lui che si deve la delicata melodia appoggiata con raffinatezza sul ritmo della pastorale natalizia. A di Giacomo, invece, i versi magistrali che narrano la storia di uno zampognaro diventato padre di due bambini. Nei giorni di Natale e lontano da casa. La versione di Gianni Lamagna è rende giustizia allo spessore poetico di versi e musica.
‘O ZAMPUGNARO ‘NNAMMURATO
Una canzone firmata da Armando Gill che narra una storia opposta a quella descritta di ‘A nuvena. Lì un matrimonio che si consolida a distanza, qui uno zampognaro illuso da una donna sposata che dimentica la fidanzata. Lì il Natale che porta serenità nonostante tutto, qui che porta delusioni cocenti. Un classico delle canzoni napoletane di Natale. Oltre a Massimo Ranieri e Roberto Murolo, è stata interpretata anche da Aurelio Fierro.
LACREME NAPULITANE
Lacreme napulitane deve il suo pathos drammatico al tema dell’immigrazione, ma, in parte, anche all’ambientazione temporale. La sofferenza dell’emigrante lontano da Napoli è tanto più forte perché “sta pe’ trasì Natale”. Il desiderio di accendere i biancali, la voglia di sentire uno zampognaro, l’invocazione a fare il presepio per i figli. E, poi, l’invito a immaginarlo a casa la sera della Vigilia. Insomma, nella lettera che sta scrivendo ce n’è abbastanza per fare di Lacreme napulitane una delle canzoni napoletane di Natale. L’interpretazione di Milva merita di essere segnalata.
TARANTELLA DI NATALE
Un brano del 2004 inserito nel disco Sette veli intorno al re, un album di musica per bambini e genitori. Artefici del progetto e autori del brano furono Carlo Sinigaglia, Ares Tavolazzi e Michele Fedrigotti. Loro l’idea di comporre una tarantella natalizia, loro l’intuizione azzeccata di affidarne l’incisione a Fausto Cigliano. Il risultato è una canzone presentata come un omaggio a Fabrizio De Andrè (e alla sua Don Raffaè). Volendo, però, vi si possono ritrovare riferimenti a Gioacchino Rossini (e alla sua Tarantella napoletana).
MÒ VENE NATALE
Dici Mò vene Natale e pensi, giustamente, al genio umoristico di Renato Carosone. In realtà, quella portata al successo nel 1959 è la rielaborazione di una vecchia filastrocca popolare, probabilmente di origini siciliane. All’americano di Napoli si deve il merito di averla rilanciata e imposta al grande pubblico. Insomma, di averne fatto un successo.
TARANTELLA ‘E NATALE
Un brano che fa il pari con Mò vene Natale per lo spirito allegro e la filosofia di vita, oltre per le citazioni di pipe e tabacco. Mario Abbate lo incise rendendo benissimo la storia di Pascalotto, disoccupato con sei figli a carico e uno in arrivo. Si avvicina Natale ma non ci sono soldi e, per di più, la moglie è sul punto di partorire. Proprio la sera della Vigilia, però, si palesa un ricco compare che mette tutto a posto. Anche per Pascalotto è, quindi, un felice Natale.
È NNATO
Preghiera laica di Enzo Avitabile che canta della nascita di Gesù immaginandola nei luoghi della sofferenza contemporanea. Dentro una baracca al freddo e senza cibo, su un barcone di migranti che sta affogando, sotto un bombardamento. È sempre la Natività, ma vista con gli occhi degli ultimi. Gli stessi di Giuseppe e Maria.
ALTRE CANZONI NAPOLETANE DI NATALE
Le elenco delle canzoni napoletane di Natale non si esaurisce con quelle segnalate qui. Tra le tante altre, merita sicuramente un ascolto ‘A ‘nferta reloaded di Marcello Colasurdo.
6 Commenti. Nuovo commento
Preziosa raccolta
Grazie di cuore di queste stupende canzoni della mia terra.mi dispiace solo che a Firenze non si sente la vostra radio
cercavo una cantata per l’anno nuovo di cui ricordo alcune parole ” è bbenute l’anno nuove cu tricchitracche e botte, passamme chesta notte in allegria………” il vostro lavoro di raccolta e pubblicazione è meraviglioso e non ha che elogi. ascolto radio napoli per lunghe ore quasi tutti i giorni e mi fa compagnia . Sono un “adulto” di 78 anni e amo la canzone, le poesie e tutto ciò che è napoli.
Salve, probabilmente il brano a cui si riferisce è Canzone de lo Capodanno, canto tradizionale che ha dato vita a diverse rielaborazioni.
La canzone di Enzo Avitabile è semplicemente bellissima. Grazie di aver messo il testo perchè cosi ho potuto veramente capire le parole.
Tutte le canzoni scelte sono originali. Grazie !
Sono Daniele Colla, il direttore del Coro San Marco di Toronto. Sto facendo una raccolta sui canti natalizi di vari regioni italiane.
Vorrei sapere come potrei avere gli spartiti di questi splendidi canti natalizi napoletani.
La ringranzio di cuore in anticipo
Daniele Colla