Gigi Pisano scrisse i versi di N’accordo in fa nel 1927, affidandosi poi a Nicola Valente per la stesura della parte musicale. All’epoca, infatti, non era ancora nato il sodalizio che, solo due anni dopo, lo avrebbe legato a Giuseppe Cioffi per un lungo periodo. Delle irresistibili macchiette che i due avrebbero composto, N’accordo in fa fu una sorta di prologo, anticipandone l’inconfondibile bozzettismo canzonatorio.

LA STORIA DI N’ACCORDO IN FA

La canzone racconta di un innamorato abbandonato dalla fidanzata. Lei, Rosa Imperatore, lo ha lasciato un mese prima del matrimonio dopo una relazione di tre anni. La cocente delusione provata spinge il giovane a comprare un mandolino, lo userà come strumento di vendetta, ma non contro la ragazza. colpevole di averlo lasciato. No, verso l’intero genere femminile!

Gigi Pisano sceglie di chiarire il carattere universale e irreversibile della decisione nel primo ritornello:
Fli-ppò, Fli-ppò
Fli-ppò, Fli-ppò.
Fiore di primavera!
La donna tiene i peli sopra il cuore
E io nun mm’ ‘a pigliasse pe’ mugliera
Nemmeno se me l’ordina ‘o duttore!
Parola mia
Parola mia d’onore!

L’innamorato deluso lo canterà ogni volta che vedrà passare una signorina sotto il suo balcone, accompagnandosi con il mandolino appena acquistato. Il senso universale della vendetta viene stravolto quando il giovane legge su un quotidiano che, proprio quel giorno, Rosa Imperatore si sposa.Non si tratta più di prendersela con tutte le donne, ora è necessaria un’azione ad personam. Non ha in mente alcuna soluzione violenta, ma uno sberleffo che rovini la festa a Rosa prendendo di mira il consorte.

Pisano usa di nuovo il ritornello, il terzo, per descrivere l’esilarante vendetta:
Fli-ppò, Fli-ppò
Fli-ppò, Fli-ppò
Fiore di primavera!
Chist’è ‘nu matrimonio per amore
Ma tu, mio caro sposo, sta’ sicuro
C’a San Martino vaje a fà ‘o priore!
Parola mia
Parola mia d’onore!

L’ANEDDOTO

N’accordo in fa è fra le più originali e spassose macchiette napoletane, sapida nel testo e originale nelle trovate musicali. Non a caso nel corso del tempo è stata oggetto di numerose imitazioni. Gennaro Pasquariello la lanciò al Teatro Bellini di Napoli, facendone presto un suo cavallo di battaglia. Una sera dovette ripeterla addirittura cinque volte per accontentare le richieste del pubblico entusiasta che affollava il Teatro Alhambra.  A proposito di quella sera, anni dopo Gigi Pisano svelò un aneddoto: “In quell’occasione Pasquariello mi offrì una medaglia d’oro per ricordo. Un vero cimelio, perché era risaputo che don Gennaro non regalava mai niente a nessuno”.

L’elenco degli interpreti di N’accordo in fa vanta nomi del calibro di Renato Carosone, Aurelio Fierro, Massimo Ranieri. Ed ancora Renzo Arbore, Roberto Murolo, Fausto Cigliano, Sergio Bruni: alla stregua di un grande classico.

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