(Cottrau) • metà 1800

Addio a Napoli è la rielaborazione della più antica Addio a Napole e rientra a pieno titolo nel filone delle canzoni di emigrazione. Il tema dell’abbandono rende con efficacia il distacco definitivo dell’emigrante dalla propria terra e dai propri affetti.

Con una melodia sospesa tra momenti di grande briosità ad altri più som­messi, il brano ha conosciuto fama internazionale entrando nel repertorio di moltissimi interpreti. Su tutti Enrico Caruso e Beniamino Gigli.

Memorabile la breve citazione con la quale Lucio Dalla e Francesco De Gregori introducevano l’esecuzione di “Ma come fanno i marinai” durante il tour “Banana Republic” del 1979.

TESTO DI ADDIO A NAPOLI

Addio mia bella Napoli.
La tua soave immagine
chi mai chi mai scordar potrà!

Del ciel l’azzurro fulgido
la placida marina
qual core non inebria
non bea di voluttà

Il ciel, la terra e l’aura
favellano d’amore;
te sola al mio dolore
conforto io sognerò.

Addio mia bella Napoli,
addio care memorie
del tempo che passò.

Tutt’altro ciel mi chiama,
ma questo cor ti brama
e  il cor ti lascerò.

Di baci e d’armonia
è l’aura tua ripiena.
Oh magica sirena,
fedele a te sarò.

Al mio pensier più teneri
ritornano gli istanti,
le gioie e le memorie
dei miei felici dì.

Addio mia bella Napoli,
addio care memorie
del tempo che passò.

 

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