La storia delle poesie di Salvatore di Giacomo diventate capolavori musicali. È questo il tema della mostra “Digiacomiana”, un’iniziativa della Fondazione Bideri che fino al 12 gennaio 2025 renderà omaggio al massimo poeta napoletano.
DIGIACOMIANA, UN RACCONTO PER CANZONI
L’esposizione è ospitata nella suggestiva cappella della Congrega del Rosario di Praiano (Sa). Il percorso narrativo che propone è incentrato su quel consistente nucleo della produzione poetica di Salvatore di Giacomo che, specie tra il 1882 e il 1906, trovò una raffinata trasposizione musicale, elevando la canzone napoletana ad espressione d’arte. Spartiti, fotografie d’epoca e documenti rari dell’archivio Bideri sono il punto di partenza di un ‘racconto per canzoni’ che offre diversi spunti di interesse.
Tra le altre cose, la mostra dà conto di come Salvatore di Giacomo modernizzò il napoletano, suscitando le polemiche dei puristi. Sottolinea come amasse revisionare i suoi testi, inserendo varianti non solo lessicali e ortografiche. Del testo di Era de maggio, ad esempio, è riproposta la stesura iniziale con il verso “cantamme nzieme la canzona antica”, poi modificato in “cantammo nzieme lu mutivo antico”.
L’esposizione evidenzia, inoltre, la fusione di elementi di poesia soggettiva ed elementi della tradizione popolare presente in alcune sue famose composizioni. Se di ‘E spingole frangese verrà richiamata la nota derivazione da un canto diffuso nell’area di Pomigliano, di Marechiare sarà illustrato il meno noto riferimento al canto Aria di cantina raccolto a Napoli da Luigi Molinaro Del Chiaro.
ANEDDOTI E CAPOLAVORI
“Digiacomiana” dà anche spazio alla vasta aneddotica legata alla figura del poeta. Racconta della falsa copiella seicentesca di Michelemmà, che di Giacomo fece stampare per attribuirne la paternità a Salvator Rosa. Dice della relazione tra i versi di Palomma ‘e notte e quelli della poesia veneta La pavegia di Vittoria Aganoor Pompilj. Smentisce la leggenda secondo cui compose Marechiare senza essere mai stato a Posillipo. Ricorda l’esortazione civica contenuta in Luna nova, la citazione di Orazio contenuta in Lariulà,i cinque compositori che musicarono Napulitanata e tante altre curiosità.
Insomma, “Digiacomiana” è un tributo a Salvatore di Giacomo che celebra la stagione più importante della canzone classica napoletana.