Renato Carosone

Quando Renato Carosone si inventò “Canta Napoli!”

Canta Napoli! Napoli in fiore”: fu questa la prima versione del più popolare tormentone della musica napoletana, quello che, ancora oggi, identifica inequivocabilmente le canzoni di Renato Carosone. Il suo debutto risale al 1954 quando ad intonarlo fu Gegè Di Giacomo per introdurre La pansè, composta l’anno prima da Gigi Pisano e Furio Rendine. Eseguito per la prima volta da Beniamino Maggio al Teatro Diana di Napoli, il brano fu ripreso dal quartetto di Renato Carosone seguendo l’idea di trasformare le canzoni in piccoli sketch.

LA PANSE’ PRIMA NELLA HIT PARADE OLANDESE

L’interpretazione di Carosone ebbe un notevole successo tanto da rimanere per ben quindici settimane nella prima posizione della hit parade dei Paesi Bassi. Al di là degli ottimi riscontri di vendite, quella versione sancì anche l’ingresso nel mondo dei night della macchietta grazie all’abilità di mettere insieme, per la prima volta, un testo umoristico e un motivo musicale ballabile.

RENATO CAROSONE CENSURATO DALLA RAI

A proposito del suo testo, la canzone fu oggetto di una lunga censura radiofonica e televisiva. Il motivo? Le allusioni sessuali piuttosto palesi, e nemmeno troppe leggere, che alle orecchie dei dirigenti Rai dell’epoca suonavano scandalose. Carosone fu una delle loro vittime. Come in molte altre canzoni napoletane comiche, i versi si prestavano, d’altronde, a letture maliziose: “Che bella pansé che tieni,/che bella pansé che hai…/me la dai? me la dai?/me la dai la tua pansé?/ Io ne tengo un’altra in petto/e le unisco tutt’e due:/Pansé mia e pansé tua…/ in ricordo del nostro amor!”.
Poco male, comunque, la canzone fu suonatissima nei locali da ballo e negli spettacoli di varietà raggiungendo ugualmente una grande popolarità. E con lei iniziò, nel segno del successo, la lunga serie di “Canta Napoli!”, passato alla storia come il marchio di fabbrica del sound di Renato Carosone.
L’elenco degli interpreti de La pansè è abbastanza corposo: tra gli altri, Roberto Murolo.

Lo spartito de La pansè
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